Ieri ha piovuto moltissimo e il cielo era di un grigio intenso.
Nel pomeriggio improvvisamente ha smesso e girando per la città si iniziava a vedere le nuvole diradarsi e diventare da grigie sempre più bianche.
Mentre intrattenevo pensieri un po’ tristi per un anniversario doloroso, il mio sguardo è caduto sul cielo che si apriva nonostante tutto lasciando passare i primi raggi di sole. E poi sugli alberi, con i loro rami spogli, apparentemente stremati, ma che a breve, lo so, torneranno a buttare le foglie primaverili e poi a tornare rigogliosi.
Mi ha commosso quel coraggio, di saper aspettare pazientemente il momento di tornare a splendere e fiorire, senza negarsi, senza alcuna tentazione di darsi per vinti.
Mi ha ricordato una frase di Leonardo da Vinci - uomo conscio secondo il mio Maestro - che un amico mi ha mandato qualche giorno fa. Dice: “Amo coloro che sanno sorridere nei guai, che possono trarre forza dall'angoscia e diventare coraggiosi attraverso la riflessione".
In quel momento potevo vedere che qualcosa di molto simile stavano facendo il cielo e gli alberi. E che quella trasformazione era possibile anche per me. Il mio stato è cambiato in pochi secondi.
La Presenza è ovunque intorno a noi e nemmeno lei si nega o si dà per vinta.
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