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  • valerialama30

LE COSE CHE CI PIACCIONO


Di recente ho letto un pensiero del mio Maestro che dice “Svegliarsi è semplice. Devi solo rinunciare a tutte le cose che ti piacciono per la cosa che ti piace più di tutte: la Presenza”.

Ancora una volta, ricevere questo pensiero dal punto di vista della coscienza invece che da quello della macchina ne cambia completamente il significato e la possibile comprensione.

Se ci fermiamo al punto di vista della macchina, sembrerebbe spingere a rinunciare alle cose che ci piacciono: smettiamo di farle, eliminiamole dalla nostra vita, ‘sacrifichiamole’ in nome della presenza.

Ma che senso avrebbe per la macchina sacrificarsi in nome di qualcosa che non conosce e di cui può farsi solo una vaga rappresentazione ben lontana dalla realtà?

È molto chiaro che il Maestro non stia parlando dal punto di vista della macchina, ma da quello della coscienza.

Dal punto di vista della coscienza, lo stesso pensiero assume un significato diverso: impariamo a non identificarci con le cose che ci piacciono e a non riporre in esse il nostro senso di identità, il nostro senso di Io, e poniamolo invece nella nostra Presenza.

Mettiamo che ci piaccia la politica o lo sport, o la famiglia, o un Paese, impariamo a non fare di quello ciò che ci definisce, e usiamolo per essere presenti. Ogni momento ci dirà come.

Così, ancora una volta, questo pensiero mi indica la via, mi ricorda di guardare a ogni cosa con gli occhi della Presenza, se voglio comprendere davvero. E mi ricorda quanto sia facile perdere il senso di ciò che stiamo facendo, se lo guardiamo dal punto di vista sbagliato.

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