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Immagine del redattoreIl Ricordo di Sé

una cerimonia del tè

Ieri sera un’amica cinese ci ha presentato una cerimonia del tè.

Un fatto intimo, semplice. L’abbiamo guardata muoversi con sicurezza, tirare fuori dal suo cesto intrecciato una tovaglietta che lei stessa ha ricamato, tazze, teiera, un bastoncino di legno e osso. Staccare qualche rametto da unire a pochi fiori e creare un minuscolo angolo di quieta bellezza sul nostro tavolo.

Poi, uno ad uno abbiamo provato a preparare un fragrante tè di gelsomino, raccolto da amici, versarlo nelle minuscole tazze di porcellana decorate con raffinati disegni di fiori e insetti.

Tutto ciò che appariva facile e naturale quando lei si muoveva, diventava improvvisamente più difficile quando ero io a doverlo fare. Il tè che nelle sue mani cadeva silenzioso nel contenitore, improvvisamente non è più così silenzioso. L’esperta misura della quantità per ciascuna tazza, improvvisamente diventa una sfida per far sì che anche all’ultimo servito arrivi qualche goccio.

La fretta, soprattutto. Scoprire che per la propria macchina è estremamente difficile, anche dopo tutti questi anni di lavoro, trattare con rispetto ciascun attimo della propria vita. Ci sono attimi meno importanti di altri - e si tende a svolgerli più velocemente, a tirare via. Ma questo dividere gli attimi in veloci, poco importanti - e lenti, importanti, non funziona in questa cerimonia.

Tutto deve svolgersi a un ritmo determinato. Il lento passo della presenza.

Allora si vedrà la bellezza della tavola semplicemente imbandita, I volti degli amici che aspirano concentrati il profumo del tè, si scivolerà tranquilli eseguendo tutti I movimenti e le azioni richieste, essendo sopra di esse, non in esse.

La serata ci ha offerto anche diverse citazioni da Lao Tzu. Vi lascio questa:

“Quando la tua energia è abbastanza delicata e la tua virtù è abbastanza potente, gli immortali ti risponderanno.”

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